Birmania (Myanmar)

Birmania
Yangon
Bagan
Mongolfiera
Myanmar
Golden Rock - Roccia d'Oro
Lago Inle
Dal 16 al 30 Marzo 2008, mia moglie ed io abbiamo fatto il tour "Mingalabar Birmania" (si legge mingalaba e in birmano significa Ciao), organizzato dall'agernzia di viaggi Rallo. E' un tour individuale, cioè per noi due soli, accompagnati da una guida parlante italiano, che ci ha seguito per tutto il tour, e da autista che cambiava in funzione dei nostri spostamenti nel paese.
Questo sito è in pratica un diario di viaggio con tante fotografie dei posti stupendi che abbiamo visitato, cronologicamente ordinato secondo i nostri spostamenti.

Siamo partiti domenica, il 16, verso mezzogiorno, da Fiumicino per Kuala Lumpur (11 ore di volo), da dove siamo ripartiti per Yangon (2 ore e mezza), la capitale della Birmania. Specifico qui, per quelli un po' meno bravi in geografia, che dal 1989 la Birmania si chiama ufficialmente Myanmar. Alcune città e fiumi nel fratempo hanno cambiato nomi per decreto. Anche Yangon in effetti non è più ufficialmente la capitale, in quanto questa funzione è stata assegnata alla città di Pyinmana, che è stata anche rinominata Naypyidaw (sede dei re).

Era già il giorno dopo, cioè il 17. Il fuso orario è di +5 ore e mezza rispetto all'Italia. Abbiamo sbrigato molto velocemente le formalità aeroportuali (non abbiamo subito nessun controlo da parte delle autorità) e all'uscita ci aspettava la nostra guida Luigi. E' di etnia Shan (Scian) ed è uno dei pochi cattolici in questo paese buddhista.
Praticamente in mezza giornata siamo riusciti a vedere tante cose a Yangon.

Il 18 e il 19 abbiamo visitato Bangan (nome precedente era Pagan), una delle aree più ricche di monumenti al mondo. Durante la nostra permanenza a Bagan, abbiamo fatto anche un volo in mongolfiera ed una gita sul Monte Poppa, che hanno due pagine separate.

Dal 20 al 23 eravamo a Mandalay, l'antica capitale della Birmania nei tempi precedenti l'invasione e l'occupazione da parte degli inglesi. In effetti non siamo rimasti fissi a Mandalay per tutti quattro giorni, perchè si è fatta un'escursione con l'auto nella città di Monywa, visitando anche molti posti che si trovano sul tragitto, dove abbiamo prenotato il 21 (pagina dedicata). Il giorno 23, abbiamo fatto una gita nel vicino paese di Mingun.

Il 24 con l'aereo ci siamo trasferiti da Mandalay a Heho, un piccolo villaggio dove c'è l'aeroporto che copre le zone turistiche di Pindaya, Kalaw e lago Inle. Quel giorno abbiamo visitato Pindaya e dormito a Kalaw.

Il 25 ed il 26 abbiamo trascorso sul Lago Inle nello stato Shan, un posto decisamente speciale, dove tutta la vita si svolge nelle palafitte sull'acqua: ci sono le abitazioni, officine, alberghi, ristoranti, monasteri, mercati... tutto, tutto sull'acqua.

Il 27, era il nostro undicesimo giorno del tour, ci siamo spostati con l'aereo da Heho all'aeroporto di Yangon. Non siamo andati nella città, ma abbiamo proseguito con la macchina verso Kyaittiyo, per visitare la famosa Roccia d'Oro (Golden Rock). Quel giorno abbiamo patito un po' di stanchezza. Il viaggio ci portava dalla altra parte della Birmania. Prima la barca, dopo l'aereo, la macchina e alla fine anche una camminata relativamente impegnativa. Ci venivano dei dubbi e ci facevamo la domanda: ma non era meglio farsi 3 giorni al mare alla fine del viaggio.

Il 28, sempre in macchina, siamo tornati, passando per Bago, a Yangon, ed il giorno dopo, il 29, siamo ripartiti per Kuala Lumpur (6 ore di attesa del volo per Roma) e alla fine siamo arrivati a Roma il giorno successivo, il 30, alle 6 di mattina.

Questo bellissimo viaggio è terminato, ma non è finito. Il bello del viaggiare è che il viaggio dura molto più del tempo effettivamente impiegato, mesi e mesi dopo, nei nostri ricordi.


Birmania nei miei ricordi

Scrivo questo nella seconda metà del marzo 2018. Esattamente dieci anni fa ero in Birmania, più precisamente sul Lago Inle. Le foto di viaggio e i ricordi inondano la mia memoria. È stato un viaggio davvero memorabile. Ero solo all'inizio della mia carriera come viaggiatore e questo è sicuramente uno dei motivi per cui sono stato così colpito da questo viaggio. Successivamente ho visitato molti altri paesi, città e regioni, ma Birmania è in cima alla mia lista di preferenze dei posti in cui sono stato.

Siamo arrivati in quel paese poco dopo gli imbarazzanti sviluppi politici, ma dopo ciò la situazione ha cominciato a stabilizzarsi, tornare alla normalità e, nel tempo, sono stati fatti alcuni passi verso la democrazia. Aung San Suu Kyi, che era un simbolo della lotta per la libertà del popolo Birmania e ha avuto anche il premio Nobel per la pace, prima è riuscita a ottenere la sua libertà personale e successivamente divenne il presidente del paese. Sfortunatamente, recentemente le cose hanno iniziato a deteriorarsi e sono state segnalate molte vittime e rifugiati di una delle nazioni di fede musulmana che compongono questo stato multietnico. Non voglio esprimere qui il mio giudizio su ciò che sta accadendo lì, perché, tra le altre cose, non ho una visione dettagliata della situazione. Voglio solo esprimere il mio rammarico per il fatto che un paese così meraviglioso non riesca a risolvere i suoi problemi interni.

Oggi è la Festa dei Lavoratori. L'anno è il 2021. A pranzo avremo ospiti, una coppia di cui siamo amici da tanti anni. La moglie è in cucina a preparare vari pasti per festeggiare propriamente la giornata. Ho riordinato un po' l'appartamento. Un buon marito dovrebbe aiutare la moglie quando arrivano gli ospiti: non ha tempo per fare tutto. Dopo aver fatto ciò che mi è stato affidato, eccomi alla tastiera. Purtroppo a causa delle circostanze, la Birmania, oggi Myanmar, è ancora sotto i riflettori dell'opinione pubblica mondiale, e così anche nel pensiero mio. All'inizio di febbraio, l'esercito ha preso il potere lì e si è rivoltato contro la popolazione. Membri del governo democraticamente eletto sono finiti in prigione. Purtroppo, la storia si ripete. All'inizio, le notizie da quel paese asiatico erano sempre in primo piano. Numerose persone sono uccise, spesso in modo barbaro. Qui, tre mesi dopo il golpe, tutto cade nel dimenticatoio. Le notizie sono rare e brevi. Noi siamo ancora in relazione con la nostra guida Gigi, che nonostante Internet bloccato, ogni tanto riesce a mandare qualche messaggio e le foto di quanto sta accadendo lì. La situazione peggiora ogni giorno e il numero delle vittime è in costante aumento.

Birmania
Pagina iniziale

Yangon
All'arrivo

Bagan

Mandalay

Pindaya e Kalaw

Lago Inle

Roccia d'Oro

Yangon
Al ritorno


Viaggia con Gigi Birmania 2012

Tour Birmania


Myanmar

Burma


La statuetta in legno di teak di Buddha nel mio soggiorno Questa statua di Buddha è nella madia del nostro soggiorno. Spesso mi siedo di fronte alla statuetta e la guardo. La guardo e dopo un po' è come se iniziassi a sentirla, come se irradiasse un'energia esoterica che mi calma e mi eleva a un livello spirituale più alto. Una mano di Buddha è puntata verso il cielo e l'altra tocca il suolo. È una rappresentazione simbolica dell'unità del nostro mondo materiale, la terra, e spirituale, il cielo. Quest'ultimo è quasi del tutto sconosciuto a noi occidentali. A differenza di noi, il popolo del Myanmar sente la presenza di qualcosa di più alto, qualcosa di soprannaturale e lo esprime anche nella sua arte. La statuetta è stata acquistata in un mercato sul lago Inle. Dopo una breve contrattazione con un locale che aveva il ruolo di venditore, ne sono diventato l'orgoglioso proprietario. È realizzata in legno di teak, che da lontano dà l'impressione che sia una pietra.