Yangon all'arrivo

Dall'aeroporto siamo partiti verso l'albergo ed il primo posto dove ci siamo fermati era la pagoda con il Buddha scolpito da un unico pezzo di alabastro. E' la statua di Buddha più grande del mondo scolpita da un unico pezzo di roccia. Come si vede anche dalle foto, nelle pagode si entra rigorosamente scalzi. E' praticissimo calzare l'infradito o roba simile, che si tolgono facilmente e che si lasciano davanti all'entrata della pagoda. A volte il pavimento, riscaldato dal sole tropicale, è veramente bollente.

Dappertutto si va a piedi nudi   La più grande statua di Buddha al mondo scolpita da un pezzo solo   Davanti all'entrata d'orata

La nostra successiva destinazione era una pagoda con tre elefanti bianchi. Due erano veramente bianchi, mentre il terzo era più grigio che bianco. Gli elefanti alloggiano sotto una pagoda aperta e sono legati con una catena alla zampa posteriore. Purtroppo, in quel posto è vietato scattare le foto, pertanto manca la testimonianza fotografica.

All'interno della città, su un laghetto naturale di nome Kandawgyi, si trova una pagoda dorata Karaweik, a forma di nave con due garuda (un uccello cavalcato dal dio hindu Vishnu, come dice la legenda). Nella pagoda si trova un ristorante dove tutte le sere c'è uno spettacolo delle danze tradizionali con buffet, che abbiamo visitato in un'altra occasione, al nostro ritorno a Yangon.

Lago naturale Kandawgyi   La nave molto religosa   Due garuda   Insieme protetti dal sole

Shwedagon Pagoda è il simbolo della città di Yangon ed è soprattutto frequentata da fedeli locali. Ogni giorno si celebrano diverse cerimonie che variano secondo il calendario locale. La cosa che colpise più della bellezza della Pagoda è la naturalezza con cui i birmani vivono questo luogo sacro. La gente viene dopo lavoro a meditare, passare la serata in pace e godersi il tramonto quando gli l'ultimi raggi di sole illuminano la cupola dorata. Per i buddhisti birmani la Shwedagon Pagoda è il luogo più sacro dell'intero paese, una meta che tutti gli abitanti della Birmania sperano di visitare almeno una volta nella vita.
Noi l'abbiamo visitata nel tardo pomeriggio e così siamo riusciti a goderci anche il tramonto del sole, riflesso sulle cupole d'oro delle stupe. I turisti erano pochissimi e l'atmosfera era molto spirituale, molto genuina, con tantissimi birmani che pregavano e meditavano.

Pagoda Shwedagon   Uno dei numerosi altari   Piccolo gruppo dei turisti
La cupola cerca di raggiungere il cielo   I colori del tramonto   Le palme arricchiscono l'ambiente

Prima della cena in albergo, abbiamo fatto un giro al mercato cinese della città, molto pittoresco, divertente e pieno di odori, e per essere sincero, non sempre gradevoli. Ero molto stanco dal viaggio e dalla giornata trascorsa, pertanto non ho scattato nemmeno una foto.

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